• Paesi Baltici 1 | L’avamposto della guerra ibrida
    Jun 30 2025
    Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le Repubbliche baltiche sanno di essere nel mirino di Mosca. Il nostro inviato, Antonio Tàlia, ha viaggiato sul confine tra Lituania e Bielorussia dove è in pieno svolgimento una “guerra ibrida” combattuta a colpi di attacchi cyber, interferenze radio, droni, spie travestite da escursionisti, disinformazione e manipolazione dell’opinione pubblica.
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  • San Patrignano 3 | Un’antica, modernissima droga
    Jun 23 2025
    San Patrignano è un nome che ricorre spesso nel racconto delle droghe in Italia, non senza polemiche. Si tratta di un luogo imprescindibile per capire l’evoluzione e le differenze nel consumo degli stupefacenti: dall’eroina, dalle siringhe e dal sangue degli anni Ottanta e Novanta, fino alla cocaina e alle “bottiglie” di crack dei nostri giorni, come ci racconta Luca Benecchi in quest’ultimo episodio del suo podcast
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  • San Patrignano 2 | Il mare da lontano
    Jun 16 2025
    Secondo dati ufficiali, nel 2024 la cocaina è stata “sperimentata” da 94mila studenti italiani. Solo l’anno precedente, erano 54mila. Si tratta di una crescita drammatica. Fumare come antidoto alla paura e all’infelicità: non c’è sangue, non ci sono malattie strane, niente siringhe, quindi sembra tutto pulito. Poi, molto presto, migliaia di ragazzi si accorgono che non è così, come ci racconta Luca Benecchi.
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    22 mins
  • San Patrignano 1 | Il crack, la droga che non esiste
    Jun 9 2025
    Dal 2018 al 2023 le tonnellate di cocaina sequestrate in Italia sono quintuplicate mentre si registra una crescita progressiva della quota dei ricoveri, che ormai copre il 25% di quelli totali per droga. Luca Benecchi è andato a San Patrignano a raccogliere le voci di chi sta lottando contro l’inferno del crack. Perché in Italia la cocaina è ovunque. E i ragazzi, oggi, sniffano di meno ma fumano di più...
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    18 mins
  • Addis Abeba 3 | Il futuro incerto dell’Etiopia
    Jun 1 2025
    In questo reportage Alberto Magnani ha viaggiato fra i campi di sfollati di Afar, Oromia e altre regioni del paese. Ci ha raccontato la “crepa” fra l’immagine che il premier Abiy vuole trasmettere all’esterno e la realtà che si respira lontano dai palazzi del potere e, più in generale, i conflitti che agitano il Corno d’Africa. Quale sarà il futuro di un’area così strategica per l’Italia e l’Europa?
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    19 mins
  • Addis Abeba 2 | La polveriera del Corno d’Africa
    May 27 2025
    L’Etiopia è in fermento ma la tenuta del Paese è minacciata da quel che si agita fuori dai suoi confini: la guerra sudanese a ovest, le tensioni con la Somalia a est, i venti di guerra con l’Eritrea e quelli nello stesso Tigray. Alberto Magnani ha visitato il confine fra Etiopia e Sudan vicino ad Asosa, testimoniando i flussi di rifugiati che cercano riparo oltre il ponte che separa i due Paesi.
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    16 mins
  • Addis Abeba 1 | C’era una volta l’Abiymania
    May 19 2025
    Fino a qualche anno fa l’Etiopia era una sorta di miracolo africano. Poi sono arrivati il Covid e una guerra sanguinosa nel Tigray che hanno fatto emergere tutte le fragilità di uno dei Paesi più popolosi dell’Africa. Al centro di quella parabola c’è un leader come il premier etiope Abiy Ahmed, Nobel per la pace nel 2019, passato dagli anni dell’entusiasmo collettivo al tonfo di reputazione e affidabilità
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    15 mins
  • Milano 3 | La scelta: far pagare i ricchi, sì o no?
    May 11 2025
    Il dibattito su una nuova imposta mondiale per i milionari e i miliardari cresce ovunque nel mondo. Si discute, cioé, se sia necessario aumentare le tasse agli ultra ricchi che – secondo alcuni studi internazionali – hanno pagato finora una quantità di imposte più bassa in proporzione rispetto ai cittadini normali. A prendere l’iniziativa in questa direzione è stato un gruppo di milionari riuniti sotto la bandiera del movimento dei Patriotic millionaires che gridano lo slogan “Tax the rich”, ovvero “tassate i ricchi”. Gli Stati sono di fronte a una scelta: tassare realmente milionari e miliardari per ridurre le diseguaglianze nelle nostre società oppure ignorare il problema e continuare come è stato fatto fino a oggi?
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    14 mins