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When a family celebrates the prize-giving day at their daughter’s secondary school, thoughts turn to their own childhoods. The father remembers his living room piano recital, recorded on a well-worn cassette tape. The mother remembers her own father’s war tragedy. As the father searches for the physical reminder of his past and the mother longs to forget her own, they confront the breakdown of their marriage in the present.

Calista Frangopoulos è una donna sposata di cinquantasette anni, con due figlie in procinto di lasciare casa. Francesca, la grande, andrà a fare l’università negli Stati Uniti e Arlene, la piccola, è stata presa per l’anno successivo a Oxford. Dopo aver lasciato Francesca all’aeroporto, Calista ricorda quando lei stessa era stata in America per tre settimane nel 1976 e l’incontro casuale che le aveva segnato l’esistenza, quando una sera a Los Angeles, con la sua amica Gill, si era ritrovata a tavola con Billy Wilder, senza sapere chi fosse.

Il nuovo romanzo di Jonathan Coe: un quadro molto comico, ma ahinoi anche molto serio, della vita pubblica e privata in Gran Bretagna, dal 2010 al 2018. Del pubblico, copre le elezioni del primo governo di coalizione di tutta la storia britannica, le rivolte violente del 2011, i Giochi olimpici del 2012 e, naturalmente, il tellurico referendum per la Brexit del 2016. Del privato, mostra come questi eventi impattino sulle vite dei Trotter, una tipica famiglia delle Midlands inglesi.

Trotter, Harding, Anderton e Chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realtà si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di Birmingham, quel tipo di scuola che preleva giovani intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. I ragazzi sono destinati a Cambridge e Oxford, a carriere importanti, mentre i loro genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza, di ignoranza culturale.

Comment en est-on arrivé là ? C'est la question que se pose Jonathan Coe dans ce roman brillant qui chronique avec une ironie mordante l'histoire politique de l'Angleterre des années 2010. Du premier gouvernement de coalition en Grande-Bretagne aux émeutes de Londres en 2011, de la fièvre joyeuse et collective des jeux Olympiques de 2012 au couperet du référendum sur le Brexit, Le cœur de l'Angleterre explore avec humour et mélancolie les désillusions publiques et privées d'une nation en crise.

Bienvenue à Bournville, charmante bourgade proche de Birmingham connue pour sa célèbre chocolaterie. C'est à l'occasion de la victoire de mai 1945 que nous y rencontrons la petite Mary Clarke, émerveillée par les festivités organisées autour de sa maison. Elle y croise alors le chemin d'un certain Geoffrey Lamb, fils d'un collègue de son père travaillant aussi dans l'usine de chocolat.

Nei primi anni ottanta, nella severa Ashdown vive un gruppo di studenti: Gregory, che studia medicina e ha la mania di spiare il sonno altrui; Veronica, una lesbica volitiva, ultrapoliticizzata e appassionata di teatro; Terry, che dorme quattordici ore al giorno e da sveglio sogna di girare un film che richiederà cinquant'anni di riprese; Robert, romantico studente di lettere, che scrive poesie d'amore per Sarah; e Sarah, appunto, intorno alla quale girano le vicende di tutti gli altri. Dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la narcolessia.

L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie di Tony Blair sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. Un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza.

Ricordate gli anni della Thatcher? Gli anni in cui la rapacità era la virtù, i beni della nazione venivano depredati e Saddam Hussein era un uomo con il quale volentieri si facevano gli affari? È su questo periodo che Jonathan Coe, in uno dei romanzi più divertenti e mortalmente seri degli ultimi anni, butta uno sguardo giocoso e selvaggio. Ne esce un agghiacciante affresco socio-politico che rivela sorprendenti analogie con l'attuale realtà italiana.