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  • 05_Aria_ Intervista a Nicola Russi (Laboratorio Permanente)
    Dec 4 2024
    Non è un caso che comuni espressioni della lingua italiana riconoscono all’aria capacità progettuali di extra-ordinarietà: “campato per aria” denota una condizione chimerica; “costruire castelli in aria” esalta il potere dell’immaginazione che non si cura dei fondamenti; “mandare all’aria” inquadra un’azione di ribaltamento di un ordine prefigurato. Il progetto di un’architettura en plein air è definibile “fenomenale” sia perché amplifica i dati dell’esperienza attraverso i sensi, sia perché, assumendosi i rischi di un’esposizione alle variabili metereologiche, è un progetto coraggioso che, libero da confini solidi, e quindi meno soggetto alla rigidità della norma, si esprime come eccezionalità transitoria.
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    33 mins
  • 04_ Sostenibilità_ Intervista a DENARA
    Dec 4 2024
    “Sostenibilità” è un termine tra i più utilizzati in questi ultimi anni, e forse, in qualche occasione, in modo fin troppo generico. “Sostenibile” è quell’architettura che “resiste”, che “lotta” per stare nel tempo, che trova risposte concrete e non scontate, ovvero propone nuovi punti di vista su un luogo e sui suoi contenuti passando attraverso azioni minime di tipo sociale, culturale, di usi e tradizioni quotidiane. Per questo motivo la sostenibilità ha molto a che fare con l’immaginario e con la narrazione dei luoghi: ovvero quando si cambia lo sguardo su un luogo si cambia anche il modo di usarlo e di prendersene cura.
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    39 mins
  • 03_ Spazio aperto_ Intervista a Studio Ossidiana
    Dec 4 2024
    Lo spazio aperto è un contenitore caratterizzato da una profonda generosità, in quanto libero da vincoli o da volumetrie solide che lo costringono. Sia in città, sia in contesti non urbani, lo spazio aperto offre occasioni di esperienze condivise attraverso progetti di architettura che accolgono maggiori gradi di libertà e di movimento. L’estensione sul piano orizzontale può sempre essere reinterpretata e riprogettata tramite installazioni, padiglioni, oggetti più o meno temporanei che mettono in scena l’architettura dell’evento, della festa, o di qualsiasi altra attività che includa il coinvolgimento delle persone.
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    38 mins
  • 02_ Luoghi della cultura_Intervista a ECÓL
    Dec 4 2024
    Quali sono i luoghi che “fanno cultura”, indipendentemente dal fatto di essere vere e proprie istituzioni? O è il progetto di architettura, a prescindere dal contesto, che costruisce occasioni per fare cultura? Guardando oltre le categorie canoniche, esistono “luoghi altri”, come periferie, aree abbandonate, aree di interesse ambientale e paesaggistico, su cui hanno agito progetti di architettura “minima” che ne hanno alterato le condizioni iniziali sfruttando potenzialità inespresse. La cultura produce un “immaginario” che va oltre il dato reale.
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    36 mins
  • 01_Tempo_Intervista a Associates Architecture
    Dec 4 2024
    Per architettura minima si intende un intervento che nella sua semplicità, nella sua immediatezza, e nella sua più o meno breve durata, riesce a riattivare un luogo o a farlo vivere, a farlo abitare secondo modalità e usi inattesi. Il “tempo” del progetto, che va ben oltre il concetto di durata, è una variabile che inquadra una sostenibilità umanistica fatta di partecipazione e inclusione per segnare il cambiamento di orizzonti rispetto alle convenzioni. la sostenibilità è quindi una forma di resistenza per trovare nuove soluzioni.
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    29 mins