Episodio 13, 13 dicembre!

In questo secondo episodio della serie speciale del tempo di Natale (Jultiden), non potevamo non parlare di Santa Lucia di cui oggi ricorre la festa.

Sankta Lucia. Tra leggende, tradizioni, religione e musica, in questa puntata vi parliamo di come il culto della “santa della luce” sia giunto, travalicando il tempo e le distanze, fin su in Svezia e di quanto qui sia sentito.

Le nostre nonne ci dicevano: “Santa Lucia…il giorno più corto che ci sia!” e, proprio in corrispondenza delle notti più lunghe dell’anno, il culto della martire siracusana porta il suo abbraccio di luce e calore. La festa di Santa Lucia in Svezia viene celebrata in modo davvero suggestivo: si dispiega in processione un coro (completamente vestito di bianco) che, guidato dalla santa che porta sul capo una ghirlanda di candele accese, intona dei sublimi canti avvolgendovi completamente e inondandovi di luce, musica e calore in un’atmosfera eterea e commovente.

Il brano più iconico della festa è Sankta Lucia, versione svedese del celeberrimo brano Santa Lucia musicato nel 1849 da Teodoro Cottrau sul testo in napoletano del barone Michele Zezza e, successivamente, redatto in italiano da Enrico Cossovich; questo brano, divenuto un successo internazionale grazie alle mirabili interpretazioni di artisti eccellenti quali Enrico Caruso e, addirittura, Elvis Presley è, onor del vero, dedicato al borgo marinaro di Santa Lucia a Napoli e non direttamente legato al culto della “santa della luce”, ma questo è, a nostro parere, solo un esempio di come le leggende, la musica, le tradizioni e financo i toponimi, possano concorrere a creare quella fulgida commistione di culture che è la testimonianza più bella della bellezza del mondo e dell’umanità.

Ad inizio puntata abbiamo ascoltato un estratto di questo brano nell’interpretazione fantastica dell’Adolf Fredriks kammarkör con Karin Backstrom a impersonare la “solista Santa Lucia”; se volete ascoltarne l’esecuzione integrale potete farlo al seguente link:

https://open.spotify.com/intl-it/track/3Dm3zcaLVghpfZEnoMVQkR?si=43826cdb45b945cc

In questa meravigliosa celebrazione non poteva di certo mancare il cibo! A Sankta Lucia, infatti, vengono dedicati i buonissimi Lussekatter o Lussebullar, una sorta di brioche sofficissime a base di zafferano e a forma di “esse” corredati, alle estremità, da due chicchi di uva passa che simboleggiano gli occhi della santa e, se volete scaldarvi ancora un po’, potete bere l’immancabile glögg in tutto il suo sapore speziato e aromatico.

Il culto di Santa Lucia unisce indissolubilmente Italia e Svezia e, a più ampio spettro leggendo tra le righe significati connessi alla luce e alla sua contrapposizione con il buio, le tenebre e la lotta tra il bene e il male, tutti i popoli.

Vi invitiamo, se volete fare esperienza diretta della festa svedese di Sankta Lucia in Italia, a partecipare all’evento che ogni anno, intorno al 13 dicembre, viene organizzato dall’Ambasciata svedese a Roma.

Come sempre, per curiosità, richieste, domande o qualsiasi altra cosa potete contattarci:

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Alla prossima,

Hej då 😁